Manifesto in difesa della qualità riconoscibile del Gusto
Questo manifesto è stato redatto dall’onaf ed è sempre attuale. Si respinde l’omologazione dei sapori e si pone al centro , come sinonimo di qualità, la certificazione delle diversità di sapori e produzioni che rapprensentano un segno distintivo e riconoscibile della nostra terra.
FARE QUALITÀ
“Fare qualità si riduce, oggi, molte volte alla semplice applicazlone di parametri igenico-sanitari standard e all’acqu!sizione di certificati di ogni tipo. il gusto viene poco considerato e in tal modo si tradisce un’esplicita esigenza del consumatore. La necessità di certlficare gusti e sapori che siano una corretta espressione del prodotto acquistato e lo collochino nel territorio d’origine, non è contemplata nella vigente legislazione. II gusto non subisce alcun controllo istituzionale. Da qui l’esigenza di ampliare ii concetto di “qualità intesa anche come “garanzia controllata” di sensazioni gustative riconducibili con maggior serietà e inderogabilità al prodotto dichiarato in etichetta.
Manifesto in difesa del la qualita riconoscibile dal gusto. ONAF
i sei punti chiave
Chiediamo a istituzioni, organi di controllo, produttori, che la qualità venga riconoscluta anche in funzione della diversita delle caratteristiche organolettiche e sensoriali del prodotto finale acquistato dal consumatore, non limitandola ad una garanzia di sicurezza sanitaria e alla produzlone di certificati.
Confermiamo che la differenza del gusto è una caratteristica inalienabile del prodotto caseario senza la quale l’espressione del terrltorio, la testimonianza della cultura e della tradizione, il lavoro di chi ha saputo raccogliere antichi saperi per trasformarli in eccellenze casearie, vengono vanificati.
Rifiutiamo l’attuale atteggiamento di banallzzare I sapori contormandoli ad una non meglio definita richiesta del consumatore, consci che i diritti dello stesso siano difesi da possibilità di scelte gustative più complete, differenziate, strettamente riconducibili alla tipologia del prodotto e riconoscibili nella diversità.
Rivendichiamo come Onaf, Assoclazlone Nazlonale Assaggiatori di Formaggi, la necessità di considerare l’aspetto sensoriale finale come elemento essenziale della qualità, ufficialmente riconosciuto e garantito da precisi controlli mirati e reso noto al consumatore.
Ribadiamo che il concetto di qualità senza la garanzia dei sapori diverslficati e legati alla tradizione è monco, confonde e tradisce le aspettative del pubbllco e concorre a costrulre una società senza memoria della cultura agroalimentare.
Esortiamo, quindi, chi si occupa del comparto lattiero-caseario e della sua organizzazione, unitamente a leglslatori, responsabili istituzionali e consumatori, a ritenere che il problema della tutela e della salvaguardia del gusto debba trovare una soluzione urgente e non procrastinabile. Dobbiamo impegnarci a pretendere una qualità nel piatto e non solo, come sovente avviene, determinata anticipatamente sulla carta senza avere riscontri reali al consumo. Bisogna poter riconoscere il formaggio che si mangia.